Le 5 soluzioni che hanno vinto per salvare il Pianeta

Salvare il Pianeta! Le 5 idee geniali premiate dall’Earthshot Prize

Salvare il Pianeta: era questo l’obiettivo dei 15 finalisti dell’Earthshot Prize, l’evento patrocinato dal Principe William del Galles, giunto alla sua seconda edizione tra metà novembre e l’inizio di dicembre del 2022.

 

I candidati hanno proposto numerose iniziative, ma solo 5 sono riusciti a distinguersi dagli altri.

 

Di seguito, illustreremo i progetti ecologici più interessanti.

Salvare il pianeta, le 5 iniziative vincenti

La difesa dell’ambiente sta a cuore a molti e i progetti presentati alla manifestazione lo hanno dimostrato.

 

Ecco quali sono stati le aziende e i concorrenti premiati all’Earthshot Prize 2022:

  • Kheyti
  • Indigenous Women of the Great Barrier Reef
  • Mukuru Clean Stoves
  • 44.01
  • Notpla

Tale classifica (a pari merito) è stata fatta scegliendo un vincitore per categoria.

Salvare il pianeta con Kheyti

Per la categoria Proteggi e Ripristina la Natura, la vincitrice è una start-up proveniente dall’India, nata dalla collaborazione tra Kaushik Kappagantulu e Sathya Raghu Mokkapati.

 

L’idea è quella di salvaguardare piantagioni e raccolti grazie all’impiego di micro-serre modulari (o serre pop-up), per far fronte all’imprevedibilità della crisi climatica in atto.

 

Ognuna di esse contiene fertilizzanti, semi e sistema d’irrigazione.

 

Occupano pochissimo spazio, pertanto sono adatte a lotti di dimensioni inferiori ai 2 ettari e permettono agli agricoltori di risparmiare.

 

Indigenous Women of the Great Barrier Reef per salvare il pianeta

La prima classificata per la categoria Rianima i Nostri Oceani è l’Australia, con una serie di progetti ecologici al femminile.

 

Dal 2018, 60 donne del luogo riunite in team si impegnano costantemente per proteggere la Grande Barriera Corallina.

 

Tra gli interventi più significativi vale la pena ricordare la prevenzione degli incendi nelle foreste, la lotta alle emissioni di CO2 tramite la salvaguardia delle alghe e la cura delle tartarughe marine.

salvare il pianeta proteggendo la barriera corallina

Salvare il pianeta partendo da casa con Mukuru Clean Stoves

Il Kenya si aggiudica il primato nella categoria Pulisci la Nostra Aria.

 

L’ideatrice del progetto è Charlot Magayi, che ha posto fine alla malsana abitudine di respirare i fumi di carbone e legna nelle cucine delle abitazioni dei Paesi in via di sviluppo.

 

Ha realizzato una stufa a biomassa in metallo riciclato, dando un enorme contributo nella riduzione delle malattie polmonari tra la popolazione del suo Paese d’origine.

 

L’abbattimento dei combustibili di vecchia generazione, infatti, si attesta al 60%.

 

44.01, salvare il pianeta eliminando la CO2

 

Nella categoria Correggi il Nostro Clima, l’iniziativa per salvare la Terra proviene dall’Oman.

 

Talal Hasan e Juerg Matter hanno trovato un modo ingegnoso per catturare la CO2 dispersa nell’acqua, inglobandola nella peridotite.

 

Questa roccia, solitamente presente nelle profondità del mare, reagisce a contatto con l’anidride carbonica, per trasformarsi in altri minerali.

 

La tecnica elaborata vanta costi contenuti e ottimi risultati rispetto ad altri metodi affini.

 

Notpla, start-up in prima linea per salvare il pianeta

 

Per la categoria Costruisci un Mondo Senza Rifiuti, il progetto Notpla si pone l’obiettivo di utilizzare le alghe per assorbire la CO2.

 

Con un intento ambizioso: ricavare, quanto più velocemente possibile, plastica commestibile e bio-degradabile.

 

L’azienda britannica, in prima linea per salvare l’ambiente, ha testato il nuovo materiale per confezioni (Ooho) alla maratona di Londra del 2019, ottenendo un grande successo.

 

Dopodiché la startup ha preso accordi con un servizio di delivery food per la realizzazione di scatole eduli per cibo da asporto.

Utilizzare le alghe per fare del bene al pianeta

Altre iniziative di rilievo per salvare il pianeta

Anche molti tra coloro che non hanno vinto l’Earthshot Prize hanno presentato dei progetti ecologici interessanti.

 

Basti pensare a Great Bubble Barrier, un’idea portata avanti da un gruppo di studio dell’Olanda finalizzata al convogliamento della plastica dispersa negli oceani, in un impianto di raccolta.

 

Sea Forester, invece, è uno dei progetti ecologici per catturare l’anidride carbonica presente nel mare, messo a punto da un team di ricercatori del Portogallo.

 

Per riuscire nell’intento, si seminano spore di alghe, note per la loro capacità di assorbire e nutrirsi di CO2.

 

Ampd Enertainer, invece, sembra che stia riuscendo nel tentativo di ridurre al minimo l’uso di combustibili fossili (non rinnovabili e altamente inquinanti) all’interno di cantieri e industrie a Hong Kong.

 

L’obiettivo viene raggiunto con l’accumulo di energia tramite batteria, ad alimentazione elettrica.

Salvare il pianeta, una missione che parte dalle nostre case

Il punto di inizio per la difesa dell’ambiente è, sicuramente, il cambiamento delle abitudini, proprie e di quelle dei familiari, bambini inclusi.

 

Scegliere soluzioni eco-friendly per la gestione della casa permette non solo di salvare la Terra e la salute, ma anche di risparmiare nel lungo periodo e di guadagnare in efficienza.

 

Ecotriveneto, azienda leader nella purificazione dell’acqua domestica e nell’utilizzo consapevole delle energie rinnovabili, propone diverse soluzioni green.

 

L’utilizzo di acqua del rubinetto pura e leggera, lavare il bucato con un ozonizzatore domestico senza utilizzare detersivi e sanificare l’aria, sono solo alcuni dei prodotti proposti dall’azienda.

 

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